La Penelopiade - Creativi-DaD

Vincitore assoluto del Concorso "Scrivere il Teatro"

per Flavio

Una classe di ragazzi in DAD, grazie a un professore creativo, rielabora l’Odissea in chiave femminile. Da un’iniziale diffidenza verso lo studio dei miti greci, si approda alla realizzazione di un lavoro originale che coinvolge tutti gli studenti.

I personaggi, che nel primo Atto sono il professore e gli studenti in DAD, si trasformano nel secondo Atto negli dei e negli eroi dell’antico poema epico, e la fantasia ha modo di scatenarsi.

Il testo “Creativi Dad. Penelopiade” rivela una struttura drammaturgica interessante che attinge all’Odissea ma per reinventarla, attualizzarla, crea un nuovo immaginario che rimbalza dalla memoria omerica all’impatto immediato con la contemporaneità. Per cui personaggi mitici come Circe, Polifemo, Nausicaa cambiano ruolo per immergersi in uno scenario del nostro quotidiano dalle tinte simpaticamente assurde. Il testo, tra i tanti meriti, inverte l’ordine e la direzione del poema originario: a fare il viaggio non è qui l’eroe greco ma Penelope che riattraversa i luoghi omerici alla ricerca del marito di nome Ulisse. Lo spostamento di tempo è anche lo spostamento del maschile verso uno spazio secondario rispetto ad un femminile che prende tutta la scena, devo ammettere con piacere, non per stupire, come si fa spesso nel teatro professionistico, ma per giocare con sincerità con il senso o il non senso della vita.

Il gioco si rivela teatralità pura, macchina in bell’equilibrio tra immagine e parola, visione del mondo che supera le mura scolastiche.

La trasposizione al femminile cambia il paradigma stesso dell’Odissea. Se il poema di Omero tratta del ritorno, intorno a cui si arrovella la vicenda di Ulisse verso Itaca, Penelopiade tratta della ricerca, e sicuramente il tema della ricerca è più contemporaneo, dentro al nostro tempo, espressione della stessa tensione di una nuova generazione giovanile in cerca di una diversa posizione del “padre”. La ricerca è vortice di tempo, giro incessante, eterna circolarità dell’umano. Produce paradossi, equivoci, ilarità, e in questo caso anche spostamenti drammaturgici continui, fecondi per la scrittura, fino all’estremo che è la creazione del finale. All’arrivo a Itaca Penelope trova che questa volta è Ulisse, una volta rientrato, che riparte a cercare la moglie Penelope che non è a casa. A sua volta Penelope riparte per lo stesso motivo. Il testo lascia intravedere finalmente un incontro dalle parti di Nausicaa ma è superfluo rispetto alla costruzione drammaturgica. La danza del tempo, della ricorsa, come in un delirio alla Feydeau, struttura il testo come una ruota e chi ci sta dentro è destinato a riprendere il cammino da dove crede d’averlo lasciato. L’incontro è un appuntamento rimandato. Ma vale la pena cercarsi.
Il testo monta un continuo va e viene da Itaca, non più luogo di arrivo ma di ripartenza. La ricerca umana non si conclude mai perché “cercarsi” è una sublime finzione dell’esistenza.

Gentile Presidente,
desidero ringraziarLa per il graditissimo invito a partecipare alla Cerimonia di premiazione del Concorso “Scrivere il Teatro”, in occasione della Giornata Mondiale del Teatro.

 

Mi dispiace molto non poter essere con Voi oggi a causa di inderogabili impegni istituzionali, ma desidero inviare i più sinceri apprezzamenti per l’organizzazione di questa iniziativa, che conferma la pluriennale proficua collaborazione tra il Ministero e l’International Theatre Institute, importante organizzazione internazionale non governativa nel campo delle arti della scena fondata dall’UNESCO nel 1948, nel perseguimento dell’obiettivo educativo condiviso di stimolare la creazione artistica tra i giovani con percorsi dedicati alla scrittura e ispirati alla pace tra i popoli.

 

A partire dall’emanazione delle Indicazioni strategiche per l’utilizzo didattico delle attività teatrali emanate nel 2016, il Ministero ha inteso promuovere e valorizzare la pratica teatrale nelle scuole di ogni ordine e grado. Con ciò riconoscendo all’educazione teatrale, non solo la finalità educativa di acquisizione da parte delle giovani generazioni di abilità e competenze artistiche, ma anche la peculiare dimensione pedagogica trasversale del teatro, nella misura in cui contribuisce profondamente alla crescita della persona nella sua pienezza cognitiva ed emotiva.
In questo momento di particolare difficoltà, l’attività teatrale consente agli studenti di esprimere e riflettere sugli stati d’animo propri e dell’altro, nell’ambito del personale percorso di formazione come cittadino responsabile e partecipe alla vita sociale, culturale ed economica del paese.

 

Colgo l’occasione per formulare ai docenti, agli studenti, al Centro Italiano dell’International Theatre Institute e a tutti i partecipanti, i più cordiali saluti e i più sinceri auguri per la migliore riuscita dell’evento

Sperando che presto possano esserci nuove occasioni per potermi unire a Voi, rinnovo a Lei e a tutti Voi il mio augurio per un proficuo lavoro.

 

Prof. Patrizio Bianchi

Messaggio del Ministro

Docufilm sull'opera vincitrice 2021

26 marzo 2022 - presentazione del docufilm

Premiazione dell'opera

Filmato integrale dell'opera teatrale

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